• La leggenda Maori del Kiwi

    Una volta vivevo in Nuova Zelanda. Prima in un appartamento a Auckland. Poi in tenda, nell’isola del Nord. E in una HONDA ACCORD sul lato passeggero. Era il modello station wagon. Non potevo abbassare il sedile fino in fondo perché su quelli dietro tenevamo la cucina (uno scatolone con roba da mangiare, il fornello da campo e varie padelle). Però avevo un cuscino, lo incastravo nello spazio tra il sedile e la portiera. Quando pioveva cucinavamo sotto la portiera del bagagliaio che faceva da tettoia. Con quella macchina ci abbiamo girato in lungo e in largo. Tra spiagge e montagne. C’era una radio con la presa USB. In due avevamo una playlist che non superava le trenta canzoni. Erano tutte bellissime.

    La Nuova Zelanda è un posto lontano. È un posto magico. C’è sempre l’impressione di stare sospesi nel tempo, con questa nebbiolina che impregna la foresta. Ovatta i suoni, quando nemmeno più i raggi del sole la riescono a oltrepassare. Il Kiwi è l’animale simbolo della nuova Zelanda.

    È LA SUA STORIA QUAL’È?

    Una leggenda Maori racconta.

    Un giorno il Dio della foresta si accorse che i gli alberi suoi figli stavano morendo. Mangiati da insetti che si annidavano tra le radici. Chiamò a raccolta tutti gli uccelli del bosco. “Figli miei,” aveva detto. “C’è un male che affligge la nostra casa, e solo il sacrificio di uno di voi potrà salvarla.” Nessuno fiatava. “Qualcuno dovrà rinunciare a volare, per vivere a terra. Alla luce del sole, per vivere nel buio della foresta.”

    Il Tui prese la parola. Si scusò ma disse di avere troppa paura del buio e amare così tanto il sole per poterci rinunciare.

    Il Pipiwharaurora disse che era troppo impegnato a costruire il suo nido

    Per il Pukeko a terra c’era troppo fango e di certo non avrebbe voluto finire con le zampe bagnate.

    LO FACCIO IO,” disse il Kiwi.

    “Hai capito a cosa rinuncerai?” chiese il Dio.

    Il kiwi alzò lo sguardo ai rami alti e alla luce del sole.

    “Lo faccio io ho detto!”

    Da quel giorno il Tui fu costretto a indossare una piuma bianca al collo per la sua codardia. Il Pukeko, ricevette zampe grandi e forti per vivere negli stagni. E il Pipiwharaurora non ebbe mai più un nido suo. Avrebbe dovuto lasciare le sue uova nel nido degli altri uccelli. Cosa successe al Kiwi lo sappiamo. Per il suo coraggio divenne l’animale più famoso e simbolo della Nuova Zelanda.

  • Cartolina dall’Islanda


    L’ho sentita ancora prima di vederla.Un brivido caldo in una notte senza fuoco. E così l’ho trovata. Cantava fuori dalla mia tenda. Una voce sottile e parole mormorate all’orecchio. Ballava per chiunque, senza pretesa, leggera, avvolta in un vestito verde su uno sfondo blu. E una melodia che non avevo mai sentito prima. Perso, sotto un cielo stellato.